Visita guidata alla mostra “Etruschi del Novecento”
La mostra nata dalla collaborazione inedita tra il Mart e la Fondazione Luigi Rovati, racconta di come la civiltà etrusca abbia influenzato la cultura visiva del secolo breve: a partire dai ritrovamenti archeologici e dai tour etruschi, organizzati a cavallo tra il XIX e il XX secolo, fino alla Chimera di Mario Schifano, eseguita nel 1985 in occasione dell’inaugurazione del cosiddetto anno degli etruschi. L’eco di scoperte sensazionali come quella dell’Apollo di Veio, grande scultura in terracotta dipinta ritrovata nel 1916 e oggi conservata al Museo di Villa Giulia a Roma, portarono alla diffusione di numerosi studi e pubblicazioni e alla ripresa di stili, forme, temi, materiali. Il sorriso arcaico, gli animali fantastici, la vita e la morte, il culto del popolo misterioso ammaliarono i moderni, primo fra tutti l’intellettuale Gabriele d’Annunzio, affascinato dallo stile sintetico e “primitivo”. Insieme a reperti archeologici e preziosi documenti convivono al Mart quasi 200 opere, tra cui si segnalano quelle di Massimo Campigli, Marino Marini, Arturo Martini, Alberto e Diego Giacometti, Pablo Picasso, Michelangelo Pistoletto, Gio Ponti, Mario Schifano, Gino Severini.
Luogo
Mart di Rovereto
Orario
10:30
Visita guidata Torre Aquila e Palazzo del Buonconsiglio
Castello del Buonconsiglio: Fortezza dalla metà del Duecento, poi dimora dei principi vescovi di Trento fino all’età napoleonica, quindi caserma e oggi sede museale, si presenta come un complesso costituito da tre nuclei principali, costruiti in epoche diverse. CASTELVECCHIO: il nucleo più antico del castello di Trento, residenza dei principi vescovi, mostra la sua evoluzione da fortezza difensiva a elegante residenza. La facciata rivela i cambiamenti architettonici, dalle feritoie alle finestre elaborate, culminando nella raffinata loggia veneziana. Tre ordini di merli a coda di rondine segnano le tappe della sua costruzione. Le feritoie lasciano spazio a finestre, sempre più elaborate nelle forme: dalle bifore di gusto romanico si passa alle finestre gotiche a croce guelfa e alle eleganti monofore ad arco gotico trilobato di fine Quattrocento, nello stesso stile della raffinata loggia veneziana. MAGNOPALAZZO: la sontuosa residenza rinascimentale è eretta a partire dal 1528 accanto a Castelvecchio, per volontà del principe vescovo Bernardo Cles, indiscusso protagonista politico e culturale dell’epoca. La nuova dimora, perfetta espressione dei canoni architettonici e decorativi del Rinascimento, è celebrazione del suo prestigio e compimento del suo desiderio di emulare le più importanti corti rinascimentali italiane. GIUNTA ALBERTIANA: il corpo di fabbrica, formale collegamento tra Castelvecchio e Magno Palazzo, venne realizzato nel 1686 per ordine del principe vescovo Francesco Alberti Poja. L’architettura riprende le forme rinascimentali del Magno Palazzo, ma i fastosi ornati degli ambienti interni sono piena espressione del Barocco. TORRE AQUILA: antica porta-torre cittadina, Torre Aquila è collegata al castello attraverso il camminamento di ronda lungo le mura urbiche. Al suo interno i tre piani sono serviti da una scala lignea a chiocciola: la sala mediana conserva, affrescato sulle pareti, il celebre Ciclo dei Mesi, capolavoro del Gotico internazionale.