A metà dell’Ottocento, nell’Inghilterra vittoriana,in piena Rivoluzione industriale, alcuni giovanissimi artisti – Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais, William Holman Hunt , radunati in una Confraternita, ardirono cambiare il corso dell’arte. Se la spinta programmatica fu breve – nel 1853 era già terminata – lo sviluppo dei modelli fu pervasivo e il successo duraturo.
La mostra forlivese del 2024 è un evento unico. Con oltre 300 opere è l’esposizione dedicata ai Preraffaelliti più grande mai realizzata. Essa intende ricostruire, attraverso prestiti eccezionali dai principali musei del mondo, l’intera vicenda delle tre generazioni di artisti che andarono sotto il nome di Preraffaelliti. Un percorso unico, che va dalle radici ottocentesche dei Nazareni e di J. Ruskin, alla loro eredità novecentesca. Centrale, nell’esposizione ai Musei di San Domenico, è il confronto diretto tra la pittura italiana che va dal dal Trecento al Cinquecento e questi moderni artisti. L’esposizione forlivese si conclude mostrando come i pittori e gli artisti italiani dell’ultimo Ottocento – da De Carolis a Sartorio – abbiano rinnovato la loro identità anche attraverso il confronto con la lunga vicenda dei Preraffaelliti.
La mostra è a cura di Liz Prettejohn, Peter Trippi, Cristina Acidini e Francesco Parisi; di Gianfranco Brunelli la direzione generale.
Luogo
Museo civico di San Domenico – Forlì
Orario
10:30/11.00
Visita guida di alcune significative realtà di Forlì
Fondata dai Romani nel II secolo a. C. con il nome di Forum Livii, all’incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana, la città è situata nella parte orientale della Pianura Padana lungo la via Emilia.
Forlì conserva tracce significative sia dell’epoca romanica sia di quella rinascimentale, che ha visto Caterina Sforza signora incontrastata della città. Notevole è anche la presenza di un ricco patrimonio del periodo razionalista degli anni venti e trenta.
Nel centro storico sono riconoscibili i due assi viari principali di origine romana, suddivisi nei quattro corsi principali (Mazzini, Garibaldi, Diaz e della Repubblica), che convergono sulla piazza A.Saffi. Su di essa si affacciano alcuni fra gli edifici più rappresentativi delle varie epoche cittadine: la basilica romanica di San Mercuriale con l’imponente campanile originale del XII secolo;il Palazzo Comunale, sede del Municipio, risalente al XIV secolo e rimaneggiato più volte, con la Torre Civica (o dell’Orologio);i quattrocenteschi Palazzo del Podestà e Palazzo Albertini, sede di interessanti esposizioni; il novecentesco Palazzo delle Poste, esempio di architettura del Ventennio di cui troviamo tracce significative anche negli edifici di Viale della Libertà e Piazzale della Vittoria, nei pressi della Stazione ferroviaria.