Situato nel centro di Trieste a poca distanza dalla riva del mare, il Museo Revoltella
è una galleria d’arte moderna fondata nel 1872 per volontà del barone Pasquale
Revoltella (1795-1869), una delle figure più rappresentative della società triestina
dell’Ottocento, che lasciò alla città, oltre a molti altri beni, la sua casa e tutte le
opere d’arte, gli arredi e i libri che conteneva.
Il palazzo originario, un’elegante costruzione neorinascimentale di tre piani, edificata tra il 1854 e il 1858 su progetto del berlinese Friedrich Hitzig, si affaccia su piazza Venezia, un tempo chiamata piazza Giuseppina in memoria dell’imperatore austriaco (Giuseppe II, figlio di Maria Teresa) sotto il quale, alla fine del ‘700, era avvenuta l’espansione di quest’area della città.
Una rappresentativa selezione delle numerosissime opere acquisite dal 1872 in poi occupa gli spazi completamente rinnovati di palazzo Brunner, articolata in quattro piani secondo la seguente sistemazione: al terzo piano gli autori italiani del secondo Ottocento (Fattori, Induno, Palizzi, Morelli), al quarto piano gli acquisti effettuati – tra la fine dell’Ottocento e la prima guerra mondiale – alle Esposizioni internazionali (De Nittis, Nono, Ciardi, Trentacoste, Canonica, Bistolfi, Carena, von Stuck, Zuloaga), al quinto piano gli artisti del primo Novecento a Trieste e in Italia (Marussig, Bolaffio, Timmel, Dudovich, Casorati, Sironi, Carrà, de Chirico, Martini) e,in una galleria più piccola, gli artisti del Friuli Venezia Giulia degli ultimi cinquant’anni (Zigaina, Afro, Dino e Mirko Basaldella, Spacal, Perizi) mentre i protagonisti del panorama nazionale del secondo Novecento trovano posto nella grande sala del sesto piano che si apre alla vista della città e del mare.