Collezione Maffei a Verona
Collezione Maffei a Verona
Note
50,00 euro cad. comprensivo di biglietto, guide, whissper, contributo attività
dell’Associazione.
Max 25 partecipanti
iscrizione e pagamento entro il 15 marzo 2024
tramite bonifico bancario e/o in segreteria
Per maggiori informazioni scrivici nel Form sottostante o chiama lo 0422.658952 oppure al cellulare 388. 8008622. Grazie.
Con il suo percorso eclettico tra capolavori e curiosità che attraversa duemila anni di storia, la Casa Museo Palazzo Maffei offre al visitatore un percorso espositivo dalla “doppia anima”, tra antico e moderno, grazie al dialogo tra una raccolta d’arte di grande interesse, frutto di oltre cinquant’anni di passione collezionistica dell’imprenditore Luigi Carlon, e l’atmosfera suggestiva di uno dei più scenografici edifici seicenteschi di Verona.
Luogo
Piazza delle Erbe – Verona
Orario
10:30
Chiesa di Santa Maria in Organo
L’abbazia benedettina di Santa Maria in Organo esiste fin dal VII-VIII secolo, e costituisce già in età longobarda il più antico monastero veronese.
Questa chiesa custodisce capolavori assolutamente imperdibili: le splendide prospettive nelle tarsie degli armadi della sacrestia, nell’elegante coro ligneo e nel leggio, tutti intagliati, nel Quattrocento, dalle abili mani del frate olivetano Giovanni da Verona. Deve il suo nome, non per il suo organo tra i più antichi della provincia veronese, ma da un’opera idraulica romana, una sorta di clessidra sonora.
Chiesa di San Giorgio in Braida
Nata come monastero benedettino nell’XI secolo, l’attuale chiesa di San Giorgio in Braida è frutto di una riconfigurazione del Cinquecento attribuita al genio architettonico di Michele Sanmicheli.
Nei secoli, molti visitatori — tra cui Scipione Maffei e Goethe — tessero le lodi delle numerose opere rinascimentali qui custodite.
Orario
15:00
Note
65,00 euro cad. comprensivo di biglietto, guide, whissper, contributo attività
dell’Associazione.
Max 25 partecipanti
iscrizione e pagamento entro il 28 febbraio 2024
tramite bonifico bancario e/o in segreteria
Per maggiori informazioni scrivici nel Form sottostante o chiama lo 0422.658952 oppure al cellulare 388. 8008622. Grazie.
Situato nel centro di Trieste a poca distanza dalla riva del mare, il Museo Revoltella
è una galleria d’arte moderna fondata nel 1872 per volontà del barone Pasquale
Revoltella (1795-1869), una delle figure più rappresentative della società triestina
dell’Ottocento, che lasciò alla città, oltre a molti altri beni, la sua casa e tutte le
opere d’arte, gli arredi e i libri che conteneva.
Il palazzo originario, un’elegante costruzione neorinascimentale di tre piani, edificata tra il 1854 e il 1858 su progetto del berlinese Friedrich Hitzig, si affaccia su piazza Venezia, un tempo chiamata piazza Giuseppina in memoria dell’imperatore austriaco (Giuseppe II, figlio di Maria Teresa) sotto il quale, alla fine del ‘700, era avvenuta l’espansione di quest’area della città.
Una rappresentativa selezione delle numerosissime opere acquisite dal 1872 in poi occupa gli spazi completamente rinnovati di palazzo Brunner, articolata in quattro piani secondo la seguente sistemazione: al terzo piano gli autori italiani del secondo Ottocento (Fattori, Induno, Palizzi, Morelli), al quarto piano gli acquisti effettuati – tra la fine dell’Ottocento e la prima guerra mondiale – alle Esposizioni internazionali (De Nittis, Nono, Ciardi, Trentacoste, Canonica, Bistolfi, Carena, von Stuck, Zuloaga), al quinto piano gli artisti del primo Novecento a Trieste e in Italia (Marussig, Bolaffio, Timmel, Dudovich, Casorati, Sironi, Carrà, de Chirico, Martini) e,in una galleria più piccola, gli artisti del Friuli Venezia Giulia degli ultimi cinquant’anni (Zigaina, Afro, Dino e Mirko Basaldella, Spacal, Perizi) mentre i protagonisti del panorama nazionale del secondo Novecento trovano posto nella grande sala del sesto piano che si apre alla vista della città e del mare.
Luogo
Palazzo Revoltella – Trieste
Orario
11:00
Visita con guida alla scoperta delle zone meno meno conosciute.
Nell’ultimo lembo d’Italia la costa pare ripiegarsi su se stessa: qui si apre la Baia di Muggia, caratteristica località dalle fattezze istro-venete. Prima dell’anno Mille, Muggia sviluppò a valle, nel porticciolo, un piccolo centro che fu chiamato Borgolauro: in questo nuovo borgo, nel Duecento, nacque il Comune di Muggia. Di quest’epoca sono il duomo e il palazzo comunale, ricostruito nel Novecento.
Ma lassù, in alto, sul promontorio che sovrasta il porto, si parla una storia ancora più antica: ne sono prova i resti dei castellieri protostorici di Santa Barbara e di Muggia Vecchia, dove si erge la romanica Basilica di Muggia Vecchia (IX secolo), unica testimonianza, insieme ai resti delle mura, di un passato romano e medievale. Da qui, si gode di un magnifico panorama sul Golfo di Trieste.
Il Castello di Muggia, invece, risale al Trecento, pur essendo stato rimaneggiato più volte nel corso dei secoli. Un tempo coronava la munita cerchia muraria intorno alla città. La curiosità è che gli abitanti di Muggia hanno via via usato i suoi originari blocchi di pietra arenaria per costruire le proprie abitazioni.
Ancora oggi in questa cittadina si respira un’aria particolare,
passeggiando nelle caratteristiche calli e nella splendida piazza Marconi, cuore pulsante della cittadina, oppure sostando nel Mandracchio ad osservare i pescatori intenti nel loro lavoro.
Luogo
Muggia
Orario
14:30
Visita guidata alla mostra il ritratto Veneziano dell’Ottocento, a cura di Franca Lugato, guida specializzata.
Note
30,00 euro cad. comprensivo di biglietto, guide, whissper, contributo attività
dell’Associazione.
Max 25 partecipanti
iscrizione e pagamento entro il 15 febbraio 2024
tramite bonifico bancario e/o in segreteria
Per maggiori informazioni scrivici nel Form sottostante o chiama lo 0422.658952 oppure al cellulare 388. 8008622. Grazie.
A cura di Franca Lugato,
guida specializzata.
L’esposizione che Ca’ Pesaro presenta, offre un’occasione unica di ricostruire la rassegna del 1923 di Nino Barbantini, primo Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, che organizzò e allestì l’importante esposizione dedicata a “Il ritratto veneziano dell’Ottocento”.
La mostra veneziana permette di vedere, di nuovo riuniti, i volti di numerosi protagonisti della società, dell’arte, della cultura, della vita di un territorio allargato che dal capoluogo veneto si estende fino al Friuli Venezia Giulia. Non solo Venezia ma anche Treviso, Bassano, Padova, Trieste, Belluno, Udine, Pordenone, Caneva di Sacile, furono i luoghi nei quali il geniale studioso identificò gli esemplari che dimostrarono, per la prima volta, la grandezza artistica di un secolo che si era voluto dimenticare a vantaggio della mitizzazione di quello precedente.
Un excursus tra autori celebri come Hayez, Molmenti, Grigoletti, Schiavoni, Lipparini, scoperti e riscoperti, artisti che a Venezia avevano vissuto, si erano formati, lasciando testimonianze preziose della società, dello spirito dell’epoca, dei suoi protagonisti e dei suoi grandi stravolgimenti: un patrimonio di immagini di famiglie, di intellettuali, di artisti, di patrioti, di donne – alcune, artiste a loro volta.
Luogo
Ca’ Pesaro
Orario
14:00
Tramite l’analisi di significativi capolavori a cura di Franca Lugato, guida specializzata.
Il grandioso palazzo, ora sede della Galleria Internazionale d’Arte Moderna, sorge nella seconda metà del XVII secolo, per volontà della nobile e ricchissima famiglia Pesaro, su progetto del massimo architetto del barocco veneziano, Baldassarre Longhena, cui si devono anche la Chiesa della Salute e Ca’ Rezzonico.
Le collezioni permanenti della Galleria Internazionale d’Arte Moderna, sempre rinnovate ed arricchite di nuovi spunti critici e di insolite prospettive, sono in costante relazione con le mostre temporanee ospitate nelle sale del secondo piano di Ca’ Pesaro.
Fra i capolavori esposti il celebre Il pensatore di Auguste Rodin e Giuditta II (Salomé) di Gustav Klimt insieme ai lavori di artisti come Medardo Rosso, Giacomo Balla, Adolfo Wildt, Arturo Martini, Gino Rossi, Giorgio Morandi e Felice Casorati.
Luogo
Ca’ Pesaro
Orario
15:45
Un viaggio sentimentale dentro l’affascinante storia di un posto magico, che è stato luogo d’incontro, di lavoro e d’ispirazione per i più grandi artisti della Treviso di inizio ‘900. Una storia di bellezza e passione, ma anche di decadenza e di dolore.
Senza rinunciare alla speranza nel futuro.
La Fornace Guerra-Gregorj di Treviso non fu soltanto un’industria all’avanguardia nella produzione di materiali edili, ma fu trasformata dalla famiglia Gregorj in un punto di riferimento per l’arte decorativa in ceramica, giungendo, a cavallo tra XIX e XX secolo, a influenzare il gusto a livello internazionale.
La fornace diventò un luogo di ritrovo e un laboratorio di ricerca per molti artisti dell’epoca, sia affermati che giovani talenti sul punto di sbocciare.
Nella cosiddetta “sala degli artisti” erano soliti ritrovarsi a studiare, sperimentare e lavorare pittori e scultori del calibro di Pietro Murani, Luigi Serena, Antonio Carlini, oltre ai celebri Gino Rossi e Arturo Martini.
Legatissima alla storia della sua famiglia, la signora Luisa Gregorj ne preserva con meticolosa cura la memoria e ci accompagna con delicatezza e amore a conoscere uno dei luoghi più importanti della storia culturale e manifatturiera trevigiana contemporanea.
Seguirà illustrazione e dibattito con l’autore.
Luogo
Palazzo Rinaldi, sala Guadagnin (ex verde), Treviso
Orario
16:00 – 18:00
Note
Ingresso aperto al pubblico
Offerta responsabile quale contributo alle attività dell’associazione.
Per maggiori informazioni scrivici nel Form sottostante o chiama lo 0422.658952 oppure al cellulare 388. 8008622. Grazie.
Giornata veneziana di approfondimento sulle realtà architettoniche e culturali della città.
Note
30,00 euro cad. comprensivo di biglietto, guide, whissper, contributo attività
dell’Associazione.
Max 25 partecipanti
iscrizione e pagamento entro 20 gennaio 2024
tramite bonifico bancario e/o in segreteria
Per maggiori informazioni scrivici nel Form sottostante o chiama lo 0422.658952 oppure al cellulare 388. 8008622. Grazie.
A cura di Franca Lugato,
guida specializzata.
Il palazzo che oggi ospita il Museo del Settecento Veneziano viene costruito per volontà della famiglia Bon, esponente dell’antica nobiltà veneziana. Alla metà del Seicento essi ne affidano l’esecuzione all’architetto più celebre del periodo: Baldassarre Longhena, cui si deve anche la realizzazione di Ca’ Pesaro e della Basilica della Salute.
Nel 1750 Giambattista Rezzonico, di recente nobiltà – acquisita nel 1687 attraverso l’esborso di denaro –, compra l’edificio e ne affida i lavori di completamento a Giorgio Massari, all’epoca l’architetto di grido. Sarà questa famiglia a dare il nome al palazzo. I lavori vengono portati a termine in soli sei anni, in tempo per festeggiare la loro inarrestabile ascesa sociale culminata nel 1758, quando Carlo, figlio di Giambattista è eletto pontefice con il nome di Clemente XIII. Ospita importantissime opere pittoriche del Settecento Veneziano, dai Tiepolo a Rosalba Carriera, dai Longhi ai Guardi a Canaletto, ambientate in un contesto di preziosi arredi e suppellettili dell’epoca. Notevolissime donazioni, tra cui spicca quella di Egidio Martini, hanno recentemente arricchito il museo di altre trecento opere di artisti che includono Cima da Conegliano, Alvise Vivarini, Bonifacio de’ Pitati, Tintoretto, Sebastiano e Marco Ricci e ancora i Tiepolo, i Longhi, Rosalba, Francesco Guardi.
Luogo
Ca’ Rezzonico
Orario
10:15
A cura degli studenti universitari.
Lo storico Palazzo Ca’ Foscari (anche conosciuto come Palazzo Foscari) è un edificio gotico, tra i più affascinanti di Venezia. Si trova nel quartiere di Dorsoduro e affaccia sul Canal Grande. È la sede principale dell’università e gode di una storia lunga 600 anni. Nel 1429, il palazzo era chiamato Casa delle Due Torri e venne acquistato dalla Repubblica di Venezia. Fu messo all’asta nel 1452 e acquistato dal doge Francesco Foscari, che aggiunse l’edificio al proprio patrimonio personale.
Successivamente il palazzo divenne la residenza degli ospiti della Repubblica.
Oggi è la sede dell’omonima università, la quale ha reso accessibile al pubblico alcune delle sale più belle.
Luogo
Biblioteca Teresiana
Orario
15:00
PROGRAMMA MUSICALE
CONCERTO MUSEO BAILO
TREVISO, SABATO 16 DICEMBRE 2023
G.P. Telemann: Cantate Domino
G.P. da Palestrina: Jesu rex admirabilis
G.P. da Palestrina: Sicut cervus
G. Frescobaldi: Ricercare a 5 voci (con obbligo di non toccare la quinta)
Organum medioevale armeno: Avun
T.L.da Victoria: O Magnum Mysterium
M. Lauridsen: O Magnum Mysterium
C. Monteverdi: Cantate Domino
F. Biebel: Ave Maria
Arr. Pentatonix: Silent night
Arr. J.Raney: Comfort and joy
Serata dedicata a tutti i nostri soci per i consueti AUGURI DI FINE ANNO.
Dopo i saluti della Presidente avremo il piacere di ascoltare il concerto della Corale TERZO MOVIMENTO, guidata dal maestro A. FABBRIS e per finire il brindisi di auguri.
La corale Terzo Movimento è un coro misto dal repertorio eterogeneo. Ha sede a Marcon e si avvale della direzione del M° Angelo Fabbris. Il coro è nato verso la fine del 2008 ed ha all’attivo un repertorio di più di 70 brani ed ha già affrontato numerosi concerti di pubblico e di critica.
Angelo Fabbris, pianista, compositore, direttore di coro, ha affiancato agli studi musicali quelli umanistici (laurea in filosofia). Ha tenuto numerosi concerti solistici e cameristici e come accompagnatore in concerti lirici. Dal 1995 suona in duo di pianoforti con Cristina Formenti, con un repertorio che va da Bach ai contemporanei. Ha composto musica sacra e profana per diversi tipi di ensemble e numerosi arrangiamenti corali e orchestrali.
Luogo
Museo Bailo, Sala ZANINI
Orario
16:00
Una giornata immersi nell’atmosfera culturale della Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo (Parma).
Note
75,00 euro cad. contributo richiesto, comprensivo biglietto, guida, contributo attività
dell’Associazione.
Iscrizione e pagamento entro 30 novembre 2023
tramite bonifico bancario e/o in segreteria
Per maggiori informazioni scrivici nel Form sottostante o chiama lo 0422.658952 oppure al cellulare 388. 8008622. Grazie.
LA VILLA DEI CAPOLAVORI
La Villa ancora oggi conserva un fascino sontuoso e senza tempo grazie agli arredi di epoca neoclassica ed impero, a pochi chilometri da Parma, la Fondazione Magnani-Rocca è una delle più importanti istituzioni artistiche italiane.
La Villa ospita la collezione appartenuta al musicologo e critico d’arte Luigi Magnani ed espone il celeberrimo quadro La famiglia dell’infante don Luis di F. Goya e capolavori di Gentile da Fabriano, Ghirlandaio, Durer, Tiziano, Canova, Monet, Renoir, Morandi, De Pisis, Burri e tanti altri grandi maestri.
Ad aumentare lo splendore del luogo il Parco Romantico, un grande giardino all’inglese con piante esotiche, alberi monumentali e gli antichi agrumi.
Luogo
Villa dei Capolavori
Orario
10:30
La mostra dedicata ad Umberto Boccioni presenta quasi duecento opere, tra cui spiccano alcuni capolavori assoluti del periodo prefuturista quando l’artista si confronta col Divisionismo.
Il percorso espositivo si sofferma infatti sulla figura del giovane Boccioni, nato a Reggio Calabria nel 1882 e morto a Verona nel 1916, e sugli anni della formazione affrontando i diversi momenti della sua attività, dalla prima esperienza a Roma, a partire dal 1899, fino agli esiti pittorici immediatamente precedenti l’elaborazione del Manifesto dei pittori futuristi nel febbraio del 1910.
Tra le opere in mostra Campagna romana del 1903, ritratto della sorella del 1904, La madre del 1907.
Luogo
Fondazione Magnani-Rocca
Orario
14:30
Questa esposizione apre un percorso inedito per M9 che, per la prima volta dalla sua inaugurazione, sceglie l’arte contemporanea come strumento per esplorare e interpretare la storia.
L’iniziativa avvia un ciclo di mostre biennali, dedicate a protagonisti della storia dell’arte dall’alto impegno civile che, al contempo, hanno rivoluzionato le arti cambiando regole e canoni con contributi originali e innovativi, come Emilio Vedova, la cui opera è interprete e testimone di una costante attualità.
Saranno esposti, tra gli altri, alcuni fondamentali lavori del pittore veneziano connotati proprio dal forte legame con i drammatici eventi del suo tempo.
La visita sarà curata dal socio prof. Bianchin Franco esperto dello Spazialismo veneziano.
Luogo
M9 , museo del ‘900 – Mestre
Orario
15:00
Note
15,00 euro cad. contributo richiesto, comprensivo di guida, biglietti e contributo attività Associazione.
Max 25 partecipanti
Per maggiori informazioni scrivici nel Form sottostante o chiama lo 0422.658952 oppure al cellulare 388. 8008622. Grazie.
Giornata a Mantova per la visita alla mostra.
La biblioteca asburgica sarà aperta eccezionalmente per gli amici dei musei di Treviso.
Note
60,00 euro cad. contributo richiesto, comprensivo di pullman, guida, biglietti e attività Associazione.
Per maggiori informazioni scrivici nel Form sottostante o chiama lo 0422.658952 oppure al cellulare 388. 8008622. Grazie.
Rubens al Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà.
Curata da Raffaella Morselli con la collaborazione di Cecilia Paolini, mette in dialogo le meraviglie artistiche della villa giuliesca con un nucleo di opere che descrivono l’evoluzione stilistica di Rubens maturata a partire dal contatto diretto con l’arte di Giulio Romano di cui ha assimilato le modalità, ne ha fatto oggetto di ispirazione costante fino ad approdare a quella pittura sontuosa e colta che lo rende
inconfondibile.
Luogo
Palazzo Te
Orario
10:30
L’Imperial Regia Biblioteca di Mantova fu aperta al pubblico il 30 marzo 1780, nel quadro di un vasto programma di riforma delle istituzioni culturali ed educative voluto da Maria Teresa d’Austria, esponente
dell’illuminata politica asburgica che vide nascere in tutto il territorio lombardo una rete di biblioteche pubbliche ordinate sul territorio. La
biblioteca fa parte dell’enorme complesso che fu dei Gesuiti, frutto di due palazzi, ristrutturazioni e congiunzioni su progetto dell’architetto Paolo Pozzo.
La visita sarà curata dalla direttrice della biblioteca Francesca Ferrari.
Luogo
Biblioteca Teresiana
Orario
15:00
La Collezione Peggy Guggenheim è uno dei più importanti musei in Italia per l’arte europea e americana del XX secolo con sede a Venezia presso Palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande, in quella che fu l’abitazione di Peggy Guggenheim.
A completamento dei due incontri sull’arte contemporanea la visita guidata sarà curata dal prof. Bianchi, prof. associato di Storia dell’arte contemporanea, Università di Padova, studioso del Futurismo e altre avanguardie storiche, nonché ad artisti particolarmente rappresentativi del Novecento.
Luogo
COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM, VENEZIA
Orario
Ritrovo all’entrata alle ore 10:40
Note
Max 20 partecipanti.
30.00€/cad., comprensivo di biglietto, guida e contributo attività dell’Associazione.
Iscrizione e pagamento (bonifico bancario e/o segreteria) entro il 16.10.2023
Per maggiori informazioni scrivici nel Form sottostante o chiama lo 0422.658952 oppure al cellulare 388. 8008622. Grazie.