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Piazza San Leonardo
La chiesa si affaccia sull’omonima piazza di fronte a Ca’Spineda ed è intitolata a san Leonardo di Noblac ma presso la chiesa degno di nota è anche il culto di Santa Rita da Cascia, il cui altare è meta di numerosi fedeli durante tutto l’anno. Le origini della costruzione risalgono al XII secolo; in origine si trovava all’esterno della prima cerchia di mura cittadine, ma dal XIII secolo in poi, quando furono erette le mura tuttora esistenti, questa chiesa assunse maggiore importanza per le molte botteghe di commercianti e di artigiani che le erano sorte intorno.
Viale S.Antonio da Padova, 2
Nel 1231 dei frati minori inviati dallo stesso Francesco d’Assisi iniziarono a costruire la chiesa ed il convento. Nel 1806 il convento venne soppresso dalle leggi del Regno d’Italia e la chiesa fu così adibita a scopi militari e come stalla, mentre i due grandi chiostri vennero demoliti. Soltanto nel 1928, dopo un restauro, fu riaperta.
Attività svolta dagli Amici dei Musei:
Giornata nazionale Amici dei musei – 2018
Giornata nazionale Amici dei musei – 2019
Piazza San Vito
La Chiesa è uno degli edifici religiosi più antichi di Treviso (si stima che la prima costruzione sia attorno all’883) e si trova in piazza San Vito. La chiesa prese la definitiva fisionomia tardo rinascimentale nella metà del XVI, su richiesta del Monte di Pietà, che si espanse sopra l’edificio sacro, costruendo due piani di sopraelevazione per ricavare nuovi e ampi spazi al fine dell’accatastamento dei pegni. All’esterno venne creato un profondo portico.
Piazza del Duomo
L’edificio, intitolato a San Giovanni Battista, è un importante esempio di architettura romana a Treviso. Si affaccia a piazza del Duomo. L’attuale assetto della chiesa risale al XII secolo; assunse la denominazione di Battistero perché in un certo periodo ospitò l’unica fonte battesimale di Treviso.
Attività svolta dagli Amici dei Musei:
Borgo Cavour, 35
La chiesa di Sant’Agnese è in borgo Cavour ed è dedicata ai santi Quaranta; affianco c’è l’attuale Istituto Besta che fu la sede del convento realizzato dai Lateranensi sullo spazio a loro concesso in Treviso. Quando i Lateranensi se ne andarono da Treviso, il complesso passò sotto il controllo dei canonici del Duomo; così nel 1778, anno della demolizione della prima Chiesa di Sant’Agnese, il suo titolo fu trasferito alla Chiesa dei Santi Quaranta.
Vicolo San Gregorio, 7
La chiesa si trova a pochi passi da piazza dei Signori in vicolo San Gregorio. La sua origine è stimata attorno al 1146; nel corso degli anni è stata rimaneggiata più volte e dopo un periodo di abbandono, nel 1426 fu ripristinato l’utilizzo e iniziò ad ospitare le riunioni del collegio dei medici. Il soffitto a capriate risale al XVI secolo. Successivamente la chiesa fu arricchita di opere d’arte per mano delle numerose confraternite e associazioni che qui avevano sede.
Piazza Santa Maria Maggiore, 10
La Basilica di Santa Fosca in Santa Maria Maggiore, più conosciuta come Santa Maria Maggiore o Madonna Granda, è un luogo di culto cattolico e la costruzione risale intorno al 1473. Il culto di santa Fosca, vergine e martire libica, si diffuse nel Medioevo nelle terre sottoposte al dominio veneziano, e giunse nel santuario della Madonna Grande soltanto sul finire del secolo XVIII.
Via San Nicolò, 50
Il Tempio di San Nicolò è la costruzione più grande di Treviso, superando anche il Duomo. Annesso all’edificio è l’ex convento dei domenicani, attuale seminario vescovile. L’origine della costruzione risale al 1200 per opera dei frati domenicani che avevano acquistato il terreno, dove pare esistesse già una cappella dedicata a San Nicola.
Piazza San Vito
Luogo di culto cattolico, è considerata una delle più affascinanti chiese di Treviso. La sua costruzione risale circa al 1300 ed il 13 dicembre del 1389 venne intitolata a Santa Lucia, a memoria del giorno in cui la città di Treviso si consegnò alla Repubblica di Venezia. La chiesa è situata in piazza San Vito, a fianco alla chiesa di San Vito e al Monte di Pietà.
Via Armando Diaz, 21
La chiesa è situata nei pressi di piazza della Vittoria. Le prime notizie sulla chiesa risalgono all’epoca longobarda in cui fu qui eretta una cappella dedicata al santo patrono, mentre le prime testimonianze scritte risalgono all’anno 1000 circa. Verso la metà del 1700 la parte centrale della chiesa venne ristrutturata dal conte Ottavio Scotti.
Piazza Sant’Andrea, 2
La chiesa è situata in piazza Sant’Andrea, in prossimità del Palazzo Avogadro; la zona si dice sia stata il primo insediamento urbano a Treviso, considerata la posizione strategica nel punto più alto della città e vicino al fiume Sile. Le origini risalgono al secolo XI e la ristrutturazione in stile neoclassico è del 1780, ad opera dell’architetto Riccati.
Via Sant’Agostino
Sede dell’associazione per oltre 20 anni, la Chiesa di Sant’Agostino rappresenta l’unico esemplare esistente a Treviso di edificio sacro barocco a pianta ellittica; fu costruita attorno alla metà del ’700 su progetto di Francesco Vecellio, padre somasco e conclusa nel 1758.
Piazza del Duomo
La cattedrale di San Pietro Apostolo, meglio conosciuta come “il Duomo” è il principale luogo di culto religioso di Treviso. Le sue origini risalgono all’età paleocristiana mentre l’aspetto attuale in stile neoclassico risale al 1759.
Via Santa Maria Maddalena, 2
La chiesa si affaccia alla piazzetta di Santa Maria Maddalena; la costruzione attuale risale al 1576 ad opera di Fabrizio delle Tavole, discepolo del Palladio.
Borgo Cavour, 24
Il Museo ospita la sede dell’Associazione Amici dei Musei.
Il Museo “Luigi Bailo”, assieme a Santa Caterina e a Ca’ Robegan, fa parte dei Musei Civici di Treviso; intitolato al fondatore e primo direttore dei Musei civici, l’abate Luigi Bailo, ospita oggi circa 340 opere dal secondo Ottocento fino alla prima metà del Novecento, oltre ad importanti mostre che ogni anno vengono allestite (vedi l’attuale mostra dedicata ad Arturo Martini).
Il 1952 segna l’anno di una prima rinascita con la riapertura degli spazi su progetto di Forlati, Muraro e Coletti e il 1959 anche l’ampliamento a sede della raccolta comunale d’arte moderna, fino alla chiusura per inagibilità nel 2003 che avvierà il più importante progetto di ristrutturazione e riallestimento mai pensato per questi spazi. Il museo riaprirà nel 2015.
Attività svolta dagli Amici dei Musei:
Attività e restauri – le mostre
Eventi 2023
Progetti in corso – catalogo generale pinacoteca
Pubblicazioni
Via San Nicolò, 31
La chiesa di San Teonisto è un edificio religioso, oggi sconsacrato, di Treviso. Annessa all’ex monastero di San Teonisto, fu sede cittadina distaccata della grande abbazia di Santa Maria Assunta di Mogliano Veneto almeno dal 1175. Dagli inizi del XV secolo le religiose lasciarono le strutture moglianesi per trasferire definitivamente il capitolo nel più sicuro convento posto entro le mura cittadine. La costruzione della chiesa risale proprio a quel periodo, a partire dal 1454. La chiesa deve il suo nome a san Teonisto, la cui salma, secondo tradizione, fu trasferita a Treviso dai cittadini di Altino a seguito della distruzione della loro città nel 452 d.C. a opera di Attila. La chiesa fu gravemente danneggiata da un bombardamento aereo il 28 dicembre 1944, venne sconsacrata e rimase per un lungo periodo in stato di abbandono. La famiglia Benetton realizzò il restauro della chiesa ad opera dell’architetto Tobia Scarpa e lo terminò nel 2017, riconsegnando alla città un importante patrimonio storico.
Piazzetta Benedetto XI, 2
ll Seminario Vescovile di Treviso dal 1841 si trova nei locali dell’ex convento domenicano di San Nicolò e dal 1937 ha acquisito l’ex monastero delle Benedettine di San Teonisto, esclusa la chiesa.
Attualmente il museo è chiuso al pubblico ed è visitabile solo da studiosi e previa prenotazione.
Oltre alle sezioni speciali (Audioteca, Microfilmoteca, Fototeca e Cineteca) e alla collezione di strumenti scientifici antichi, i musei constano di tre nuclei, corrispondenti ad altrettante donazioni: il Museo zoologico “Giuseppe Scarpa”, il Museo etnografico “Dino Grossa” ed il Museo archeologico “Angelo e Antonio Campagner”.
Attività svolta dagli Amici dei Musei:
Piazzetta Botter Mario, 1
Santa Caterina, assieme al Museo Bailo e a Ca’Robegan, fa parte dei Musei civici di Treviso.
Edificato in un affascinante complesso conventuale, ospita collezioni di arte antica, dall’Età del bronzo al Rinascimento. La Chiesa ospita lo spettacolare “Ciclo di Sant’Orsola” di Tomaso da Modena proveniente dalla chiesa di Santa Margherita, mentre nella Pinacoteca sono esposti capolavori dell’arte italiana tra il ‘400 ed il ‘700. Non manca una ricchissima collezione archeologica che mostra la vita nel territorio dall’Età del bronzo sino ai reperti romani.
Attività svolta dagli Amici dei Musei:
Via Canoniche, 9
Il museo è stato inaugurato nel 1988 ed ha sede nelle “Canoniche vecchie”, l’originaria residenza dei canonici della Cattedrale. L’edificio, uno dei più antichi di Treviso, venne costruito nel XII secolo; si possono ammirare il chiostro e la loggia romanici, oltre a interessanti tracce di pittura murale di epoca medievale.
Attività svolta dagli Amici dei Musei:
Giornata nazionale Amici dei musei – 2016
Giornata nazionale Amici dei musei – 2020
Via Carlo Alberto, 31 (San Gaetano) – Via Reggimento Italia Libera, 5 (Santa Margherita)
Il Museo Salce è la sede di una delle più importanti collezioni di manifesti pubblicitari appartenuti a Ferdinando Salce, detto Nando, che nel 1962 donò l’intera sua collezione di opere pubblicitarie allo Stato Italiano perché divenisse strumento di conoscenza per le nuove generazioni. Il museo ha due sedi: l’ex chiesa di Santa Margherita e di San Gaetano. L’offerta museale in entrambe le sedi non ha configurazione permanente: i materiali della Collezione Salce sono esposti a rotazione nell’ambito di mostre temporanee di carattere monografico o tematico.
Via Antonio Canova, 38
Ca’ da Robegan (Casa Robegan) è un palazzo rinascimentale situato nel centro storico di Treviso, in via Antonio Canova 38 ed è parte del complesso museale di Casa da Noal. Fa parte del circuito dei Musei Civici Trevigiani, assieme al Museo Bailo (dedicato all’arte moderna) e a Santa Caterina (arte classica e rinascimentale). La sua destinazione museale è di spazio dedicato all’arte contemporanea di fine XIX ed inizio del XX secolo.
Il palazzo, costruito nel terzo decennio del XVI secolo, appartenne al notaio Costantino Robegan, o Robegani.
Piazza del Duomo
Le Gallerie delle Prigioni si affacciano alla Piazza del Duomo di Treviso e sono la sede espositiva della Fondazione Imago Mundi. All’interno dell’edificio vengono organizzate mostre di arte contemporanea, eventi e laboratori didattici, sempre in un’ottica internazionale e di divulgazione dell’arte contemporanea.
Ex carceri asburgiche ottocentesche, le Gallerie delle Prigioni sono state aperte al pubblico nel 2018 a seguito del restauro realizzato dall’architetto Tobia Scarpa.
Via Antonio Canova, 38
Ca’ da Noal e Casa Robegan, sono sede di mostre temporanee e sono situate in via Canova. Nel 1938 è stato fatto un importante recupero “in stile gotico” grazie al restauro Melchiori – Botter.
Casa da Noal è appartenuta alla famiglia omonima e assieme all’adiacente Casa Robegan, al Museo Bailo e a Santa Caterina fa parte dei Musei Civici di Treviso. Entrambe le Case sono di epoca quattrocentesca.
Piazza San Leonardo, 1
Ca’ Spineda si affaccia a piazza San Leonardo ed è la sede di Fondazione Cassamarca. Rappresenta uno dei palazzi più affascinanti del capoluogo di Marca, costruito nel XVI secolo è appartenuto alla nobile famiglia Spineda, che lo edificò nel 1550, ampliando la loro precedente dimora.
Piazza dei Signori
Piazza dei Signori è il cuore della città, caratterizzata dalla presenza degli edifici del potere civile. Quello che ora si conosce come “Palazzo dei trecento” (denominazione risalente all’Ottocento quando si riteneva erroneamente che il salone ospitasse il maggior consiglio) è la “Domus Comunis”, la casa comunale risalente al primo decennio del Duecento. Il salone ospitava in realtà i banchi dei giudici, incaricati di dirimere le controversie dei cittadini, mentre la sala del maggior consiglio era l’attuale salone della Prefettura. L’edificio fu variamente trasformato nei secoli, ma recuperò nel secondo Ottocento, attraverso un restauro, il suo aspetto medievale; subì ingenti danni che quasi lo distrussero nel bombardamento del 7 aprile 1944, ma fu restituito al suo primitivo aspetto negli anni immediatamente seguenti alla guerra. Si presenta imponente come un tempio civile nel suo paramento rustico di mattoni, ingentilito da una serie di trifore romaniche su colonnine di pietra d’Istria, coronato da merli guelfi; il pianterreno è porticato (i sottarchi conservano decorazioni ad affresco), per metà occupato da una profonda loggia, luogo di ritrovo di cittadini e forestieri. Il salone è decorato di affreschi di varie epoche, alcuni di epoca medievale, mentre la parete di fondo presenta virtù fra colonne illusionistiche di tipo veronesiano. E’ sede del Consiglio Comunale.
Via Palestro, 33/35
Casa dei Carraresi con casa dei Brittoni rappresentano un complesso di edifici medievali formato dalle due case principali e altre costruzioni di epoca posteriore (osteria del Corder), ristrutturato alla fine del secolo scorso dalla Fondazione Cassamarca su progetto di Luciano Gemin per adibirlo a scopi culturali (spazi espositivi e sala conferenze e congressi). Casa dei Carraresi (che deriva il nome dallo stemma della casata padovana che dominò Treviso fra il 1384 e il 1389) risale alla prima metà del Duecento e ne è stato messo in luce con il restauro l’aspetto romanico con caratteristiche bifore e trifore e portico ad archi in facciata; nel Trecento fu sede della rinomata locanda alla Croce.
Casa dei Brittoni (dal nome nobilitato della famiglia Berton) reca all’interno preziosi cicli di affreschi, alcuni della fine del Duecento, altro firmato dal pittore Giovanni Cavazza, attivo intorno al 1480, con scene in cui compaiono dame protagoniste di episodi di amor cortese.
Via Martiri della Libertà, 48
Edificio aperto, nato in età comunale (una scritta ricorda che fu costruita sotto il podestà Andrea da Perugia nel 1276), era luogo di convegno dei nobili e soprattutto elemento di rappresentanza della classe aristocratica. Si presenta pertanto con aspetto elegante, sia nell’architettura “leggera” ad archi su pilastrini in pietra, che nella raffinata decorazione ad affresco, purtroppo corrosa dal tempo, ma che mostra ancora all’esterno la cavalcata, quasi un torneo, dei cavalieri armati, mentre all’interno sono visibili scene galanti, nonché episodi dell’Iliade – con l’imbarco dei Greci e l’arrivo a Troia – secondo la conoscenza che se ne aveva all’epoca attraverso “romanzi” cantati sulle piazze dai giullari.
Piazza del Duomo
La monumentale residenza dei vescovi di Treviso è di origine molto antica, anche se il suo aspetto attuale, nella facciata verso piazza del Duomo recentemente restaurata, si deve a un intervento ottocentesco. Gli interni restituiscono in parte la complessità e la solennità dell’edificio, in particolare nel cosiddetto “salone Ducale” la cui decorazione pittorica fu affidata dal vescovo Giorgio Corner nel 1574 a Paolo Veronese, che tuttavia delegò ai lavori il fratello Benedetto Caliari con la collaborazione di Francesco Montemezzano. Gli affreschi riprendono lo schema inaugurato dal Veronese a Villa Barbaro a Maser con scene evangeliche e figure di Virtù inquadrate da un colonnato illusionistico a tutta altezza.
Via Sant’Andrea
Di fondazione antica fu ristrutturato nella prima metà del Settecento da Ottavio Scotti, componente della famiglia che ne aveva secolare residenza. La facciata su via Sant’Andrea presenta un portale imponente sormontato da un verone, ma rimase incompiuta. All’interno lo Scotti progettò un monumentale scalone che conduce al salone centrale decorato di tele e affreschi attribuiti al pittore Gaetano Zompini. L’edificio fu a lungo sede dell’Ente per il turismo, diretto da Giuseppe Mazzotti: ne rimane memoria nell’ombra realizzata da Mario Martinelli con una particolare tecnica a maglie di rete sulla facciata nel retro.
Via Cornarotta, 7
Palazzo Caotorta assieme a Palazzo Bomben (edificio contiguo), in origine appartenenti a distinte famiglie, sono sede della “Fondazione Benetton studi e ricerche”; entrambi ristrutturati in stile neoclassico nei primissimi anni dell’Ottocento presentano all’interno sale affrescate da Giambattista Canal: scene mitologiche in Palazzo Bomben, Apollo e le Muse in Palazzo Caotorta.
Attività svolta dagli Amici dei Musei:
Piazza S.Andrea, 6
Monumentale residenza cittadina di una delle più antiche famiglie del territorio, assume l’aspetto che ancora lo connota nel corso del Cinquecento: la facciata era decorata da affreschi di Ludovico Fiumicelli di cui rimangono pochi frammenti. All’interno il salone centrale è decorato da affreschi di Giambattista Canal con scene relative a storie della famiglia Avogadro (1802) inquadrate da cornici architettoniche di Giuseppe Borsato.
Attività svolta dagli Amici dei Musei:
Via Cornarotta, 7
Palazzo Bomben assieme a Palazzo Caotorta (edificio contiguo), in origine appartenenti a distinte famiglie, sono sede della “Fondazione Benetton studi e ricerche”; entrambi ristrutturati in stile neoclassico nei primissimi anni dell’Ottocento presentano all’interno sale affrescate da Giambattista Canal: scene mitologiche in Palazzo Bomben, Apollo e le Muse in Palazzo Caotorta.
Attività svolta dagli Amici dei Musei:
eventi – l’arte del 900
Giornata nazionale Amici dei musei – 2017
Via Manin, 73
Palazzo eretto in stile neoclassico da Sofia Spineda a metà Ottocento, decorato di statue nel salone terreno e da splendide pitture murali di Ippolito Caffi nel salone al primo piano con vedute di Roma, Atene, Costantinopoli, Egitto. Il Palazzo non è da confondere con Ca’ Spineda in Piazza San Leonardo.
Attività svolta dagli Amici dei Musei:
Piazza dell’Università, 5
Di origine antica assunse l’aspetto attuale nel Primo Ottocento ad opera dell’imprenditore Jacopo Bortolan, che fece decorare le stanze da diversi pittori dell’epoca con scene storiche e paesaggi; in una stanza lo scultore Marco Casagrande, il più importante scultore dell’epoca dopo Canova, formò in stucco a bassorilievo scene tratte da episodi dell’Iliade, della Divina Commedia e della Gerusalemme liberata.
Attività svolta dagli Amici dei Musei:
Piazza Giuseppe Garibaldi, 13
Edificio della fine del XVII secolo eretto da un componente della famiglia veneziana Mantovani Orsetti quale casa mercantile e sontuosa residenza, decorata di affreschi di Luigi Dorigny (1715 circa) nel salone delle feste a doppia altezza. Nell’Ottocento fu acquistato da Sante Giacomelli che vi allestì una prestigiosa collezione di dipinti di artisti del suo tempo, lasciati in eredità al Comune e attualmente esposti in buona parte al Museo Bailo.
Piazza Monte di Pietà
Edificio trecentesco, nel XIV secolo ha visto l’insediamento dell’originario Monte dei Pegni e custodisce la famosa Cappella dei Rettori, con affreschi del Fiumicelli, tele di Ludovico Pozzoserrato e preziosi cuoi dorati di Cordova.
Piazza San Leonardo, 1
Eretto nel Cinquecento e profondamente ristrutturato nel Settecento da Giordano Riccati, con l’aggiunta di uno scalone monumentale il cui vano è decorato da affreschi di Gaspare Diziani, con scene storiche, Virtù e i ritratti del conte Marcantonio Spineda e della consorte Francesca Pola, padroni di casa; il salone delle feste a doppia altezza è decorato di affreschi di Basilio Lasinio. Il palazzo è attualmente sede della Fondazione Cassamarca.